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piazza santa croce

Text Marta Innocenti Ciulli
ph. Lorenzo Cotrozzi

5 Aprile 2020

Firenze nell’anima

Ecco il nostro terzo foto-racconto della città durante il Coronavirus. Visto da Lorenzo Cotrozzi

Dalla mia finestra la tenacia della fantasia fa immaginare straordinari scenari. Lo scorrere lento e indifferente dell’Arno sotto i suoi ponti silenziosi. Piazza del Duomo con i tre gioielli incastonati contro il vuoto assoluto.

Piazza del Duomo, Firenze

Santa Croce  insieme al suo Dante stupito di cotanto silenzio. E la stazione di Santa Maria Novella, oggi nessuno si affretta per il treno. Non voci di bimbi che escono da scuola, non giovani che si avviano per l’ora dell’aperitivo,  né anziani lenti che passeggiano o siedono nei giardini che esplodono di vita,  e auto che scorrono lasciandosi dietro quel fruscìo costante e amico. A occhi chiusi le immagini si accavallano, le strade e i vicoli si intrecciano e si susseguono impazzite, i monumenti parlano. La realtà è oggi una Firenze vuota,  improvvisamente deserta, un triste nuovo mondo pieno di forza.

Uno scorcio di piazza Santa Croce

E’ la nostra Firenze. Lorenzo Cotrozzi con il suo obiettivo l’ha fermata così. Regalandoci l’opportunità che alcuni scatti si imprimano indelebili nella nostra mente per ricordarci domani e per sempre la strana bellezza di un accadimento doloroso. Sono foto in bianco/nero e mille sfumature di grigio date dalla luce domata, una scelta coraggiosa che ci priva dell’elemento naturale del colore con cui i nostri occhi sono abituati a convivere. Eppure magicamente  trasmettono intense emozioni. 


Il Battistero di Piazza Duomo

Piazza del Duomo, con il Battistero forse il più antico monumento della città, meta del turismo di tutto il mondo come non si è mai vista. Solo il silenzio obbligato si scontra con l’imperiosità dei monumenti storici, emblema della religiosità fiorentina. 


La Stazione deserta di Santa Maria Novella

La stazione di Santa Maria Novella un progetto del giovane Giovanni Michelucci datato 1933 (fu un atto di coraggio piazzare un edificio moderno nel cuore del centro storico di Firenze e di fronte alla splendida basilica di Santa Maria Novella), vuota e immobile sotto un cielo illusorio.    


Piazza Santa Croce, (foto copertina) uno dei luoghi più turistici, oggi fuori dalla realtà. Come se l’architetto Arnolfo di Cambio ci stesse ora lavorando e contemplasse da lontano per capire cosa va bene e cosa no. Ma in questo caso le proporzioni sono divinamente perfette.  Uno dei leoni alla base del Monumento a Dante Alighieri in Largo Bargellini.

Il Piazzale della Galleria degli Uffizi


Parte del cortile degli Uffizi visto da Palazzo Vecchio, comunemente strapieno di turisti in fila per il museo. Fino a qualche anno fa ha ospitato la Mostra dei fiori, diventando così un giardino fiorito, dallo scorso anno invece è la platea di Apriti Cinema,  una affascinante arena cinematografica estiva. 

Piazza della Signoria

Piazza della Signoria vista dal loggiato degli Uffizi. Deserta come in una tipica cartolina degli anni Cinquanta. La fontana del Nettuno di Bartolomeo Ammannati, elegante vasca bassa e allungata con al centro il Biancone in candido marmo di Carrara, che indifferente guarda e sprizza colonne di acqua verso il cielo. 

Via de' Tornabuoni

 “Alfine gli abitanti per memoria, poich’era posta in un campo di fiori, le denno il nome bello onde s’ingloria”. (Fazio degli Uberti nel suo Dittamondo)” 

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