Firenze ai tempi del Coranavirus
Il nostro primo fotoracconto inedito, a cura di Dario Garofalo
Entro dei ponti tuoi multicolori
L'Arno presago quietamente arena
E in riflessi tranquilli frange appena
Archi severi tra sfiorir di fiori
Azzurro l'arco dell'intercolonno
trema rigato tra i palazzi eccelsi:
Candide righe nell'azzurro: persi
Voli: su bianca gioventù in colonne.
Dino Campana, Firenze, Canti Orfici
Silenzio. È il momento di lasciare spazio a parole che sembrano musica e disegnano scorci di perfezione assoluta. È il momento di riempirsi gli occhi di bellezza per riacquistare energia. Di sapere ciò che siamo stati per avere di nuovo coraggio e speranza.
Apri la finestra e, in qualsiasi angolo di Firenze abiti, seguici in questo volo in un cielo così blu che diventa quinta perfetta per il bianco dei marmi.
Lo scorrere dell'Arno che placa mente e cuore, gli archi sotto il Vasariano, il Ponte Vecchio vuoto come non l'avete visto solo in certe notti. Una Firenze pura e bellissima.
Vi mancano i turisti, il brulicare di colori e voci? Assaporate ancora per qualche giorno rumori ormai persi, quelli che si sentono solo in barca, in mezzo al mare. Poi tutto tornerà come prima.
La città deserta ha spazi immensi ma non ha tempo: secoli di storia sembrano presenti, qui, ora, per non farci dimenticare che si può sempre rinascere e fare cose meravigliose.
La storia di Firenze è la storia dei suoi grandi uomini, ma anche di un popolo che ha saputo sperare anche nei momenti più bui e credere nei sogni.
Godetevi quindi questa Firenze deserta e perfetta, consapevoli però che la differenza la fa la sua gente. Adesso stiamo a casa, è giusto così, poi torneremo a riempire le strade e le piazze più forti di prima. Come la nostra storia ci insegna.