Festival del Cinema di Venezia 75. Gli imperdibili
I film da non perdere, con qualche protagonista toscano
E’ una delle più belle edizioni, onorando ampiamente i suoi 75 anni che ne fanno il festival cinematografico più antico del mondo.
Il Festival del Cinema di Venezia cresce di anno in anno ed è un fatto evidente a tutti l’essersi trasformato nel corridoio preferenziale verso i premi Oscar e i Golden Globes.
In attesa di verificare la ricaduta dell’effetto Venezia-Hollywood rispetto ai vincitori di questa edizione, godiamoci le migliori pellicole presentate a Venezia 75 (dal 29 agosto all’8 settembre).
Il film che ha inaugurato questa edizione First Man di Damien Chazelle (che con La La land aveva già aperto Venezia 73, nel 2016) racconta la storia del primo uomo sbarcato sulla Luna, Neil Armstrong, interpretato dal suo attore cult Ryan Gosling.
Per l’Italia, occhi puntati su Luca Guadagnino e il suo remake del capolavoro horror di Dario Argento Suspiria, con Tilda Swinton irriconoscibile mentre interpreta tre parti contemporaneamente.
Capri – Revolution di Mario Martone è un film ambientato sull’isola nel 1914 e narra la fusione di due mondi: una comunità di nordeuropei che ha trovato qui il ‘place to be’ per la propria ricerca artistica e spirituale e i veri abitanti dell’isola attaccati alla terra e alle loro origini contadine.
Tra i film stranieri una gradita sorpresa è stata senza dubbio The Ballad of Buster Scruggs, western antologico in sei parti firmato dai fratelli Coen e prodotto da Netflix. Una serie di storie sulla frontiera americana raccontate dalla voce unica e inimitabile di Joel ed Ethan Coen per muovere una critica al presente, tra citazioni e peripezie.
Ma anche Vox Lux di Brady Corbet, alla sua seconda regia con una storia che, interpretata da Natalie Portman e Jude Law, racconta l’ascesa di una ragazza della provincia americana che dopo un evento tragico risale la china della vita fino a diventare una pop star.
Ci ha messo cinque anni Alfonso Cuarón (Gravity, I figli degli uomini, Y Tu Mama Tambien) per realizzare Roma, da lui stesso definito il più importante della sua filmografia: ambientato a Città del Messico negli anni ’70, racconta un turbolento anno della vita di una famiglia borghese, in un’ode al matriarcato che il regista costruisce sulla traccia delle sue esperienze personali.
Emma Stone e Rachel Weisz con Olivia Colman sono le protagoniste di una ‘follia al femminile’ del regista Yorgos Lanthimos già autore, tra gli altri, de Il sacrificio del cervo sacro. The Favourite racconta gli intrighi alla corte della regina Anna di Gran Bretagna nel XVIII secolo.
Solo un artista eclettico come Julian Schnabel, dedito anche alla pittura, si poteva addentrare nei meandri oscuri della storia di uno degli artisti più celebrati di tutti i tempi e della sua follia: Vincent Van Gogh. E lo ha fatto con At Eternity’s Gate raccontando gli ultimi tre anni di vita del pittore olandese, i più difficili, interpretato da Willem Dafoe.
Merita attenzione anche The Sisters Brothers di Jacques Audiard con Joaquin Phoenix e Jake Gyllenhaal, un western con inserti di commedia: due fratelli alla fine degli anni ’50 dell’Ottocento, durante la corsa all’oro californiana, accettano di uccidere un cercatore un po’ particolare, senza sapere quello che davvero li aspetta. Un film esplosivo cui è difficile resistere.
Il nuovo lavoro del regista cinese Zhang Yimou autore di perle come Lanterne Rosse (1991) e La foresta dei pugnali volanti (2004) è un film spettacolare: Ying (Shadow), ambientato durante l’epoca dei Tre Regni, la storia di un re in esilio e del suo generale che creano un complotto per riprendersi tutto quello che gli è stato tolto.
Infine, per i cinefili il titolo più atteso di Venezia 75, proiettato in anteprima mondiale è The Other Side Of The Wind di Orson Welles, l’ultima pellicola che Welles aveva iniziato a girare nel 1970 con un cast a cinque stelle che includeva John Huston, Peter Bogdanovich, Susan Strasberg e Oja Kodar, ma che non venne mai portata a termine.
Finalmente completata, con più di 100 ore di montaggio, un lavoro incredibile, di anni, approvata dall’ultima moglie di Welles e dall’amico Peter Bogdanovich cui aveva chiesto di finire il film se non ci fosse riuscito lui stesso.
Nell’ambito del concorso curato dall’Associazione “I love GAI“ (Giovani Autori Italiani), alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia sarà presentato il cortometraggio scritto e diretto dalla regista toscana Emanuela Mascherini Come la prima volta; il concorso è a sostegno dei nuovi talenti del cinema italiano e si svolgerà presso il Cinema Astra.
L’opera, in selezione fra i 15 finalisti che si sono distinti tra oltre 200 film per l’originalità, la tematica e l’alta qualità dei contenuti, è il racconto tratto da una storia vera, di un incontro che oltrepassa il tempo, lo spazio, la cancellazione della memoria portata dall’Alzaheimer e l’inconsistenza delle nostre esperienze virtuali.
Interpretata magistralmente da due attori de “ La Grande Bellezza”, Luciano Virgilio e Giusy Merli.