Advertising

Connect with Firenze Made in Tuscany

Sign up our newsletter

Get more inspiration, tips and exclusive itineraries in Florence

+
festa del papa
19 Marzo 2020

Festa del Papà. 5 cose da dedicargli mentre #noirestiamoacasa

Tra grandi classici della cucina e playlist musicali, tutte dedicate ai nostri cari babbi

Il 19 marzo si festaggia la Festa del Papà, o Festa del Babbo per noi toscani.

Le sue origini arrivano ai primi decenni del 20° secolo. Nel 1871 la Chiesa Cattolica proclamò San Giuseppe protettore dei padri di famiglia e patrono della Chiesa universale. Come sintetizzava papa Leone XIII: "In Giuseppe hanno i padri di famiglia il più sublime modello di paterna vigilanza e provvidenza; i coniugi un perfetto esemplare d'amore, concordia e fedeltà coniugale; i vergini un tipo e difensore insieme della integrità verginale. I nobili imparino da lui a conservare anche nella avversa fortuna la loro dignità e i ricchi intendano quali siano quei beni che è necessario desiderare. I proletari e gli operai e quanti in bassa fortuna debbono da lui apprender ciò che hanno da imitare".

San Giuseppe e il bambino Gesù Guido Reni, 1635

Ma come nasce il termine babbo? "Ché non è impresa da pigliare a gabbo / discriver fondo a tutto l’universo, / né da lingua che chiami mamma o babbo", si legge nell’Inferno dantesco, quando all’inizio del canto XXXII il poeta è in cerca delle parole più adatte per descrivere il fondo dell’universo.

Sebbene nell’opera "De vulgari eloquentia" Dante condanni fermamente l’uso delle parole “mamma” e “babbo”, classificandole come termini puerili, è facile osservare quanto questa espressione fosse utilizzata per riferirsi alla figura paterna fosse diffusa in Toscana fin dall’antichità.

Gerrit van Honthorst – Infanzia di Cristo

Una chiara spiegazione ce la dà l'Accademia della Crusca: "Niente di più naturale: “babbo”, così come “papà” e “mamma”, è una delle prime parole che un bambino pronuncia I termini affettivi per “padre” e “madre” hanno questo tipo di origine: forse non molto interessante per un erudito, ma certamente molto bello".

Ma veniamo ad oggi, come regalare un pensiero ai nostri Babbi in questo delicato momento in cui #noirestiamoacasa?

1. Una ricetta per tutte: la fritella di San Giuseppe! La tradizione vuole che si mangino frittelle sino a scoppiare, come “offerta” simbolica al Santo. Riguardo alla preparazione del famoso dolce, vi è un ampio dibattito: c’e’ chi ci mette la farina nell’impasto e chi no, chi cuoce il riso solo nel latte, chi in acqua e latte in parti uguali, chi ci mette l’uvetta e chi no. Per scoprire la facile ricetta tradizionale, clicca qui.

La tradizionale frittella di San Giuseppe

2. Un dolce, un gelato o un pranzo a domicilio per festeggiare insieme a tutta la famiglia? Abbiamo gli indirizzi giusti per te, basta cliccare qui!

Una torta per il babbo

3. Un albero piantato in Africa, a cui dare il nome del Babbo, con una pagina online dedicata, geolocalizzato e fotografato, da regalare e custodire? Questo è possibile con Treedom, l’unica piattaforma web al mondo, realizzata da toscani, che permette di piantare un albero a distanza e seguirlo online. E per un babbo contadino o viticoltore in potenza il Borgo Resort di Castelfalfi lancia Be a Farmer, per adottare un filare di vite o un oliveto nella Tenuta.

Regala un albero con Treedom

4. E adesso musica, ecco qui alcune chicche da ascoltare a casa e ballare senza freni!

" title="">Cat Stevens, Father & Son;
" title="">U2, Dirty Day;
" title="">Eric Clapton, My Father Eyes; " title="">George Michael, Father Figure; " title="">Queen, Father to Son; " title="">Claudio Baglioni, Patapan; " title="">Maria Callas, O mio babbino caro.

Un disegno da colorare

5. Il pensiero dei pensieri: un bel disegno. Per i più piccoli abbiamo pensato di regalarvi un modello, da stampare, colorare e personalizzare e il vostro sarà il babbo più felice del mondo!


Inspiration

Connect with Firenze Made in Tuscany