Fabrizio Moretti racconta La Visitazione di Pontormo
Torneremo a abbracciarci. Nell’attesa di quel momento, vi proponiamo un viaggio tra le più belle rappresentazioni artistiche di questo gesto pieno di dolcezza
Si, succederà perché è un gesto antico come l’uomo. Perché ne abbiamo bisogno. Nell’attesa di quel momento abbiamo deciso di fare un viaggio nella storia dell’arte per rivedere gli abbracci più belli, quelli di cui abbiamo apprezzato i colori, la potenza, l’equilibrio ma non ci siamo mai soffermati su quel gesto così consueto che non coinvolge solo i nostri arti superiori ma tutti i muscoli del corpo. Un vero e proprio moto dell’anima.
Non potevamo che partire da uno degli abbracci più belli dell’arte, La Visitazione di Pontormo, mirabile capitolo del manierismo fiorentino che si trova non lontano da Firenze, nella propositura dei Santi Michele Francesco a Carmignano. L’avrete sicuramente vista in una delle due mostre di Palazzo Strozzi che l’hanno ospitata, quella di Bill Viola nel 2017 e una su Rosso Fiorentino e Pontormo di qualche anno prima. Ma quando potremo tornare a muoverci almeno un po’ andate a vederla in questa piccola chiesa di campagna. Qui è ancora più commovente se possibile.
A raccontarla per noi con un video Fabrizio Moretti, figura di primo piano dell’arte internazionale e Segretario Generale della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Palazzo Corsini a Firenze. E’ stato lui a finanziare il restauro del 2013 che ha riportato l’opera all’antica bellezza. La mano che ha svolto questo piccolo miracolo è quella di Daniele Rossi, restauratore fiorentino che a al suo attivo il restauro di un numero incredibile di veri e propri capolavori. A Daniele abbiamo chiesto cosa ha provato quando si è trovato di fronte tutta la potenza e l’energia di questa tela ma soprattutto ci ha raccontato della sua straordinaria scoperta:
“Ricordo perfettamente che era di pomeriggio e la lampada illuminava a giorno l’angolo del palazzo. Mentre toglievo alcune ridipinture sullo sfondo, non capivo esattamente cosa fosse quel segno grigio in fondo alla strada; di certo non era un sasso. Il giorno seguente, continuando a rimuovere premurosamente le ridipinture, sono apparse due orecchie a punta e un musetto sorridente: incredibilmente era la testa di un piccolo asinello, che dormiva da oltre cento anni al di sotto degli strati pittorici. Così divertente che mi sembrava una caricatura di Jacovitti.
L’asino affacciato dietro l’angolo del palazzo aspettava l’incontro della Madonna con la cugina Elisabetta. Tutto si è messo in movimento e la scena si è trasformata di nuovo”
Guardando la Visitazione non si può non andare con la mente all’opera The Greeting (1995) di Bill Viola, che ripropone in un video quello struggente abbraccio, esposta anche questa a Palazzo Strozzi durante la mostra sull’artista statunitense del 2017. Un altro abbraccio, sicuramente più scarno e contemporaneo, ma in grado di suscitare la medesima empatia e coinvolgere lo spettatore. Durante il restauro Bill Viola ha chiesto espressamente di poter rivedere l’opera di Pontormo nello studio di Daniele Rossi, dopo averla vista una prima volta da giovane studente durante il suo lungo soggiorno di studio a Firenze.