Destinazione Chianti
Natura, arte, cucina. Ecco l’itinerario giusto per gustare i sapori del territorio
Ce la invidiano in tutto il mondo, quella parte di terra racchiusa nel cuore della nostra regione che gli inglesi hanno ribattezzato con il loro innato aplomb Chiantishire. Tanti sono i registi che hanno scelto la bellezza intatta di questo paesaggio come set naturale dei propri film e ancora di più gli artisti che, arrivati in Toscana magari di passaggio, ne hanno subito il fascino a tal punto da prendere dimora e immergersi nella sua più assoluta quiete. Tra i più celebri spicca il nome di Matthew Spender (autore di In Toscana, libro dal quale verrà tratta la sceneggiatura di Io ballo da sola, il film cult di Bertolucci che forse più di ogni altro contribuirà a creare nella mente del grande pubblico l’immaginario classico del paesaggio toscano), ma anche George d’Almeida e Maro Gorki, figlia del pittore armeno Arshile Gorky.
Qual è la magia del territorio? Paesaggi dalla bellezza ancora incontaminata, giardini d’arte naturali, ritmi e stili di vita che sembrano essere sospesi nel tempo. Un’atmosfera quasi surreale, intrisa della toscanità più pura, intorno alla quale si sono create quelle che oggi rappresentano le migliori realtà enogastronomiche della regione. Allora, se è vero che ‘Il Chianti non si può vedere ad acqua’ (come ci ha spiegato un amico prezioso che in questa terra ci è nato e ne conosce ogni segreto), abbiamo stilato per voi un itinerario che include numerose destinazioni dedicate ai sapori più autentici.
Greve in Chianti
L’itinerario comincia qui, nella terra del navigatore Giovanni da Verrazzano. Venite il sabato mattina quando la piazza principale del paese - piazza Matteotti - ospita il mercato. La piazza è circondata da grandi loggiati sotto i quali troverete le tipiche botteghe artigiane, dove acquistare prodotti del territorio, o locali dove bere un buon bicchiere di vino. Dove? All’Antica Macelleria Falorni, un’istituzione presente in paese dal 1729, dove potete assaggiare e acquistare le specialità della norcineria locale: dal Prosciutto Saporito di Greve, prodotto anche nella versione di suino di Cinta Senese o con Cinghiale, alla Finocchiona, dal Salame Nobile di Greve in Chianti alle Bistecche alla Fiorentina di Vitellone Toscano. Poco più avanti, sullo stesso lato della piazza, l’enoteca Mangiando Mangiando: aperta dal 1997 e già entrata a far parte della rosa delle migliori osterie toscane secondo Slow Food. Atmosfera familiare, in sottofondo canzoni di De Andrè, fermatevi per un piatto di peposo o di tagliolini sulla cinta senese. Se siete curiosi di conoscere qualche segreto legato alla cultura e alla tradizione del vino, fermatevi al Museo del Vino: inaugurato un paio di anni fa dalla famiglia Falorni, è una preziosa enobiblioteca dove sono esposti anche alcuni degli strumenti e macchinari antichi tipici del settore, recuperati e restaurati. Sotto il museo, Le Cantine di Greve in Chianti, la più grande enoteca della regione nel sottosuolo del centro storico, che rappresentava in antichità le cantine sociali del paese.
Panzano in Chianti
Tornando sulla strada principale, proseguite per Panzano e fermatevi a pranzo dal leggendario macellaio Dario Cecchini, altra istituzione della regione. Quattro le proposte: l’Antica Macelleria, dove il proprietario vi accoglie ogni giorno con il sorriso e la battuta pronta di un toscano doc per consigliarvi i tagli della carni migliori, Dario DOC, aperto a pranzo (specialità il MAC Dario, hamburger in crosta di pane servito su un letto di insalata, pomodori e patate al forno oppure il sushi di terra o il tonno del Chianti), oppure per la cena l’Officina della Bistecca e Solociccia. Andando verso il centro, poco prima della salita che vi accompagna verso la Chiesa di Santa Maria Assunta, sulla sinistra trovate la trattoria Oltre Il Giardino: piatti tipici della tradizione toscana e terrazza mozzafiato, coperta di fiori di glicine, con panorama sulla colline e vigneti sottostanti. Acquistate una bottiglia di vino all’Accademia del Buon Gusto o fermatevi per una merenda da Il Vinaio, proprio all’angolo davanti alla Chiesa. A soli pochi km dal centro merita assolutamente una visita la Pieve di San Leolino: pieve romanica risalente all’VIII secolo, adattata allo stile romanico nel XII, che conserva al suo interno preziose opere d’arte come i due tabernacoli di Giovanni della Robbia.
Radda in Chianti
Proseguendo verso sud, prossima destinazione il paese medievale di Radda in Chianti. Da non perdere una passeggiata nel centro storico, dove si erge imponente il Palazzo del Podestà. Gli stretti vicoli portano alla piazza principale del paese dove si affaccia la Chiesa di San Niccolò, di origini romaniche. Nei dintorni del paese, la pieve di San Giusto in Salcio (3 km a sud) e la pieve di Santa Maria Novella (3 km a nord). Fermatevi per uno spuntino alla Bottega di Giovannino e se avete voglia di shopping da Decori nel Tempo: un grande atelier di oggetti per la casa, pitture murali e abiti e accessori rigorosamente creati a mano, anche su misura. E’ qui a Radda che ha sede il Consorzio del Chianti Classico, fondato nel 1924. Uscendo dal paese, in località Lucarelli, da segnalare l’ Osteria Panzanelle.
Gaiole in Chianti
Sulla strada che conduce a Gaiole, tra il verde incontaminato delle colline chiantigiane, svetta il bianco contrasto di Villa Vistarenni, dimora signorile in stile cinquecentesco. E’ a Gaiole che ha origine la Strada dei Castelli: tra i più belli, quello di Cacchiano, il Castello di Brolio, Meleto, Vertine, San Polo in Rosso e il Castello di Ama, famoso quest’ultimo - oltre per la produzione di vino - per le numerose opere d’arte contemporanea ospitate al suo interno. Tornando in paese, fermatevi per un bicchiere di vino nella piazza principale del paese. A La Cantinetta del Chianti, o al ristorante Le Antiche Delizie del Chianti. Tra i ristoranti più gettonati del territorio, Badia a Coltibuono e La Fornace di Meleto.
Castellina in Chianti
Ultima tappa del nostro itinerario è Castellina, delizioso centro di origine etrusca. Delle antiche mura oggi è rimasto il camminamento coperto - via delle Volte - dove sono nate oggi botteghe artigiane e ristoranti. Passeggiando per il centro, in via Ferruccio, si trovano Palazzo Banciardi e Palazzo Squarcialupi. Dove fermarsi per mangiare qualcosa? All’Antica Trattoria La Torre, istituzione presente dal 1860 (stessi proprietari della storica macelleria Stiaccini in via Ferruccio, ndr) oppure per una degustazione all’ Enoteca Le Volte, che presenta una selezione delle migliori fattorie con prezzi di vendita diretta, e si propone anche nell’inconsueto ruolo di gelateria: i prodotti sono preparati dall’Antica Delizia, la storica gelateria del paese.
Uscendo dal paese, da segnalare Osteria di Fonterutoli e La Leggenda dei Frati.