Da Teheran a Firenze, i Bowland e il loro sound
I loro volti e la loro musica raccontano molto più di mille parole. Loro sono i BowLand, per voi un'intervista inedita
*Intervista tratta da Firenze made in Tuscany n.54, uscito prima dell'emergenza coronavirus
Leila, Pejman e Saeed parlano con gli occhi. I loro volti e la loro musica raccontano molto più di mille parole. Loro sono i BowLand, un progetto musicale nato nel 2015 a Firenze da tre amici (allora liceali) conosciutisi a Teheran e, in momenti diversi, trasferitisi nella nostra città per studio. Il loro è un sound che affonda la sue radici nel genere elettronico ma che lascia spazio ad altre atmosfere, fluttuando tra elementi groovy e un lirismo etereo, davvero sui generis. Gruppo simbolo dell’edizione 2018 del celebre X Factor, i giovani ne hanno fatta di strada e ci raccontano chi sono e dove vogliono andare.
Artigianale ed elettronica, così amiamo definire la vostra musica. In questa ‘artigianalità’ del suono, c’entra qualcosa la tradizione del su misura tipica di Firenze?
E’ una lettura molto interessante del legame che abbiamo con Firenze. Per anni abbiamo vissuto questa bellissima città e abbiamo respirato l’arte nei suoi vicoli. Firenze per noi è una continua fonte di ispirazione, quindi sicuramente anche la sua forte tradizione artigianale ha avuto la sua influenza.
Il vostro sound è un viaggio in un mondo di suggestioni. Guidateci nel vostro personale tour di luoghi ‘contaminativi’.
Sicuramente gli infiniti viaggi che abbiamo fatto insieme in Iran sono un’importante fonte di suggestioni. In particolare proviamo un forte affetto per il Sud dell’Iran dove c’è una fortissima tradizione musicale molto presente nella vita quotidiana. Ne sentiamo la sua forte influenza, specialmente dal punto di vista ritmico. Altro luogo suggestivo per noi è la campagna toscana, dove ci siamo trasferiti per lavorare sul nuovo disco, immersi nelle sue bellezze.
Lei, Pejman e Saeed, da bambini come immaginavate la vostra vita “da grandi”?
Sicuramente ognuno di noi si immaginava il proprio futuro in un certo modo, ma di sicuro nessuno sognava, o meglio, non osava sognare di diventare un musicista a tempo pieno. La musica è sempre stata una forte passione per tutti e grazie a questa abbiamo iniziato questo progetto insieme nel 2015, mentre stavamo studiando/lavorando in altri campi. Poi nel 2018, dopo la partecipazione a X Factor, tutto è cambiato.
Che cosa vi manca più di Teheran?
Lo stare insieme alla famiglia e agli amici, tutte le cene e le feste in casa. Ci manca guidare nelle sue strade ascoltando musica, specialmente in tarda notte quando non c’è traffico e fermarsi a prendere un frullato fresco di melone verde o di melograno. Ci manca il calore, l’affetto e la semplicità unica della gente. Ci mancano le gite di venerdì che facevamo con gli amici. Ci manca molto anche il cibo, specialmente la cucina della mamma.
Firenze dalla mattina alla sera: accompagnateci nei luoghi che raccontano di voi.
A Firenze abitiamo in quartieri diversi, Pejman e Leila vivono in Santo Spirito mentre Saeed sta a Sant’Ambrogio. Abbiamo dei luoghi preferiti che ci accomunano, come il Giardino delle Scuderie Reali, il Cinema Odeon e quello della Compagnia, la Manifattura Tabacchi, il Giardino di Boboli e i complessi di Santa Maria Novella e Santa Croce, il Cimitero di San Miniato, il ristorante Antica Porta, il Bistrot Santa Rosa e infine l’uscita di Firenze-Scandicci come ricordo degli infiniti viaggi di lavoro che abbiamo fatto per BowLand negli ultimi anni.
Un disco, un libro, un film che parlano di voi?
Leila: Heligoland, Massive Attack; Harry Potter series, J.K Rowling, Dancer in the Dark, Lars Von Trier. Pejman: Moon Safari, Air; Boof-e-Koor, Sadegh Hedayat; π Darren Aronofsky. Saeed: Kid A, Radiohead, Museo dell’Innocenza, Orhan Pamuk; Fight Club, David Fincher.
Progetti per il prossimo futuro?
Stiamo lavorando sul nuovo disco, con tanta cura e pazienza. Abbiamo anche delle interessanti collaborazioni con altri artisti che stiamo portando avanti.
I BowLand fuori dalla loro musica: che cosa amate fare?
Viaggiare, stare in contatto con la natura e gli animali, andare ai concerti, guardare film e serie TV, mangiare, leggere...
La collaborazione dei desideri: con quale artista suonereste?
Se vogliamo proprio sognare, Thom Yorke.