Cosa vedere e dove mangiare a San Miniato
Ristoranti, chiese, musei e tartufo: tutto quello che devi assolutamente fare e vedere
Situata all’incrocio tra la via Francigena e la strada che conduce da Pisa a Firenze, San Miniato è visibile per chilometri. Costruita sul sito di una chiesa dell’ottavo secolo grazie alla sua posizione strategica, ebbe fama e prosperità in tempi medievali quando divenne residenza imperiale di Ottone IV e Federico II.
Nel corso del tempo molti personaggi illustri sono passati o hanno soggiornato a San Miniato: Papa Clemente VII, Michelangelo Buonarroti, Napoleone Bonaparte, Giosuè Carducci, ma anche diversi imperatori tedeschi (San Miniato infatti era chiamata anche “San Miniato al tedesco”).
COSA VEDERE A SAN MINIATO:
Rocca di Federico II
La città è dominata dalla sua formidabile Rocca, o fortezza, fatta costruire da Federico II nel 1240 e usata come prigione per Pier delle Vigne. Fu da lì che il poeta e, un tempo fidato ministro di Federico II, si lanciò uccidendosi nel 1249 dopo essere stato accusato (ingiustamente a quanto pare) di tradimento, avvenimenti descritti da Dante nel XIII canto dell’Inferno. La ripida ascesa alla cima è premiata da una magnifica vista della città e della campagna circostante.
Il Duomo
La Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Genesio, più conosciuta come duomo di San Miniato, è sorta nel XII secolo probabilmente sui resti di una cappella più antica e conserva la sua originale facciata romanica in mattoni. Nel '400 è stata ampliata e fu costruita la torre campanaria, conosciuta come la Torre di Matilde, per la leggenda secondo cui Matilde di Canossa sarebbe nata nell’attiguo palazzo del Vicari. Il 22 luglio 1944 un proiettile d’artiglieria statunitense penetrò nella chiesa ed esplose nella navata destra causando la morte di 55 persone. Il duomo era pieno di cittadini che erano stati radunati sul sagrato dai tedeschi.
Museo Diocesano
Accanto alla cattedrale troviamo il Museo Diocesano, che conserva, tra le opere, dipinti di Neri di Bicci e Filippo Lippi e un busto di Cristo di terracotta realizzato dal Verrocchio.
Palazzo Vescovile
Nella piazza del Prato del Duomo troviamo il Palazzo Vescovile e il Palazzo dei Vicari. Quest’ultimo deve il suo nome al fatto che in antichità fosse la residenza dei Vicari dell’Imperatore, coloro che controllavano e amministravano la città. Il Palazzo Vescovile invece venne costruito intorno al XIII secolo ed ancora oggi ospita la residenza del Vescovo di San Miniato. Il palazzo ha subito molti rifacimenti durante i secoli e ancora oggi possiamo vedere la differenza di stili tra la facciata settentrionale e meridionale.
Chiesa del Santissimo Crocifisso
Costruita dal 1705 al 1718, per conservare un crocifisso risalente al XIII secolo che era ritenuto miracoloso. La chiesa del Santissimo Crocifisso si trova nel centro storico di San Miniato, abbracciata da una grande scalinata settecentesca e affacciata su una terrazza che si trova nello spazio compreso tra la Rocca, il Duomo e il municipio. All'interno si possono ammirare affreschi che ricoprono quasi completamente le pareti, tra cui molti raffiguranti scene della vita di Cristo opera di Anton Domenico Bamberini.
Monastero di Santa Chiara
Costruito in mattoni dalla calda tonalità rossastra, fu fondato nel secolo XIV, e oggi è sede del Conservatorio omonimo e della Scuola Magistrale. Un portale lungo il fianco sinistro dà accesso alla chiesa, che si presenta nell'aspetto acquisito nel tardo Seicento, con soffitto a capriate dipinte a piccoli motivi ornamentali, e tre altari in pietra serena. La bella tavola dell'altar maggiore con l'Immacolata Concezione attorniata da Adamo, Eva, Mosè, David, san Paolo e san Giovanni Battista è di Jacopo da Empoli.
Seminario vescovile di San Miniato
Fatto edificare intorno al 1650 per la formazione del Clero, il Palazzo del Seminario Vescovile che domina l’area circostante fu costruito seguendo l’andamento delle antiche mura della città. All’esterno possiamo ammirare bellissimi affreschi e scritte in latino.
Chiesa dei Santi Jacopo e Lucia
Visibilmente senza facciata, la chiesa di San Domenico ha origini risalenti al XVI secolo. Durante i secoli ha subito moltissimi cambiamenti e restauri, tra cui il bellissimo chiostro che oggi è occupato dalla biblioteca comunale e dal MU.ME, il museo della memoria.
Palazzo comunale e Oratorio del Loretino
Eretto intorno al 1300 come sede dei Signori Dodici difensori del popolo, magistratura che amministrava il comune si San Miniato. In origine si componeva dell'Oratorio del SS. Crocifisso e dalla sala delle riunioni. È stato più volte ristrutturato nel corso del tempo, gli interventi del XVIII e XIX secolo gli hanno conferito l'aspetto attuale. Oltre a ospitare gli uffici del Comune, il Palazzo e l'Oratorio del Loretino costituiscono uno dei Musei civici di San Miniato che conservano notevoli opere d'arte che permettono di leggere l'intera storia delle istituzioni civili della città.
SAN MINIATO E IL TARTUFO
La stagione del tartufo, che va da ottobre a dicembre (anche se i migliori si trovano in tardo ottobre/novembre), fa venire l’acquolina in bocca ai golosi nell’attesa di poter gustare uno dei cibi più prelibati in assoluto, soprannominato “il cibo dei re” dagli antichi romani. A parte il famoso inafferrabile sapore, ciò che lo rende così attraente è il fatto che non può essere coltivato. Il bene più prezioso di San Miniato è festeggiato all’annuale Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato organizzata da San Miniato Promozione che ha lo scopo di tutelare e soprattutto promuovere il pregiato tubero locale come prodotto d’eccellenza. Durante la manifestazione ha grande risalto anche il vino, frutto di una tradizione vitivinicola locale di lungo corso, la cui spina dorsale oggi è rappresentata dai rossi, in particolare dai Docg Chianti (generico) o Chianti Colline Pisane, da alcuni Super Tuscan e da bianchi raffinati come il Bianco Pisano di San Torpè (anche Vin Santo), il Colli dell’Etruria Centrale, il Vin Santo del Chianti. Ciò che è cominciato come una modesta fiera della durata di un giorno nel 1969, è diventato un evento di portata internazionale che attira espositori e visitatori da tutta Italia e oltre.
DOVE ACQUISTARE IL TARTUFO:
Un’azienda a conduzione familiare è Savini Tartufi (0587 629339 - www.savinitartufi.it), gli stessi Savini che trovarono il tartufo vincente nel 2007. Vendono tartufi e prodotti derivati (tutti fatti da loro) presso la loro sede a Montanelli, vicino Forcoli (Pisa). Si possono acquistare tartufi freschi ma anche specialità quali la premiata salsa del tartufaio, sale tartufato, olio tartufato, riso con tartufi e altro ancora. In stagione, Savini organizza due volte a settimana cene a base di tartufo e cacce al tartufo. Un altro indirizzo da tenere d’occhio è quello di Tartufi Gemignani Francesco in via Cimarosa, 58 a San Donato (0571 360827 - francescogemignanitartufi.com). Tartufi Nacci da tre generazioni commercia in tartufo bianco, occupandosi direttamente della ricerca dei tartufi con i suoi cani (0571 462846 - www.tartufi-nacci.com).
DOVE MANGIARE A SAN MINIATO:
TRUFFLE EXPERIENCE DI SAVINI TARTUFI
Piazza D’Ascanio Loc. MONTANELLI - FORCOLI (PISA)
ph. +39 0587 628037
Non un vero e proprio ristorante, ma una truffle experience che affascina grandi e piccini. Quella che propone Savini Tartufi è un’immersione totale nel misterioso mondo del tartufo, assaggiando prelibatezze abbinate a selezionati vini del territorio. Si può scegliere tra il tour di 4 ore Alla scoperta del tartufo dove si ripercorrono le tappe fondamentali della storia della Famiglia Savini legate al tartufo. Poi ci si sposta verso il bosco insieme al cane da tartufi. Il rapporto che si crea tra il cavatore ed il suo fedele compagno vi lascerà incantati. Il tour culmina con un pranzo degustazione a base di tartufo fresco di stagione e di prodotti Savini Tartufi. A tutto tartufo è invece il tour da 5 ore che unisce alla caccia al tartufo un corso di cucina guidato dallo chef. Oltre a quanto previsto nel primo tour, tutti i partecipanti ricevono in omaggio un kit da lavoro Savini Tartufi (copricapo e grembiule) e possono condividere il lavoro in cucina. Sennò è possibile fare anche la degustazione a base di tartufo. Una singola Truffle Experience dal pranzo alla merenda alla cena; un’occasione da non perdere per chi non vuole privarsi di un percorso gustativo/emozionale degno di nota.
Pepenero
Piazza del Duomo, 4
ph. +39 0571 520282
Un ristorante chic e moderno nel centro storico con terrazza panoramica dove lo chef Gilberto Rossi offre una versione creativa di piatti locali tradizionali. I prodotti tipici del ristorante sono quelli della zona di San Miniato: il tartufo bianco, i sapori dell'orto e tutti i prodotti di stagione e non solo..
Papaveri & Papere
Via Dalmazia, 159
ph. +39 0571 409422
Due imprenditori, Giuliano e Gabriele Mannucci, ed un ristoratore Paolo Fiaschi, nel 2009 decidono di dare vita a Papaveri e Papere, piccolo ristorante immerso nelle campagne Toscane. Il ristorante conduce una costante ricerca in cucina, con l’obiettivo di trovare il giusto equilibrio tra la tradizione e l’innovazione contemporanea, utilizzando gli ingredienti tipici della cucina toscana. L’arredamento, in linea con la sua filosofia culinaria, rende l’atmosfera nelle due sale calda e moderna allo stesso tempo. Nel periodo estivo è possibile mangiare in veranda, immersi nel verde della Valdegola, patria del Tartufo Bianco delle Colline Sanminiatesi.
Il Convio
Via S. Maiano, 2
ph. 39 0571 408113
Se preferite un locale più rustico, provate Il Convio situato in una vecchia colonica a sud di San Miniato. Anche qui i tartufi sono serviti in porzioni abbondanti e in piatti uno più goloso dell'altro.
Antico Ristoro Le Colombaie
Via Giuseppe Montanelli, 22
ph. +39 0571 484220
Incorniciato da un caldo fienile di campagna con vista su San Miniato, dove lo chef Daniele Fagiolini accoglie gli ospiti con piatti della tradizione riletti con appeal contemporaneo. Una cucina toscana caratterizzata da un mix di stagionalità, salubrità e qualità dei prodotti dove la semplicità e la genuinità sono alla base di un’esperienza gastronomica di qualità.
Ristorante Maggese
Via IV Novembre, 29
ph. +39 0571 1723546
Un ristorante dal cuore gastronomico che unisce tradizioni lontane alla modernità del suo servizio dinamico e dei suoi piatti tanto semplici quanto sorprendenti. Una cucina completa, ricca di gusto e di senso etico, per tutti gli amanti della buona tavola.
COME ARRIVARE A SAN MINIATO:
Dall’Autostrada del Sole A1, uscire al casello Firenze Scandicci e immettersi dopo breve raccordo nella strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno (FI-PI-LI). Uscita San Miniato.
Dall’autostrada A12, uscire al casello di Collesalvetti e immettersi dopo breve raccordo sulla strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno (FI-PI-LI). Per chi proviene da Nord, uscire al casello di Pisa-centro immettersi dopo breve raccordo nella strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno (FI-PI-LI). Uscita San Miniato.