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Galleria Flair

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16 Settembre 2024

CONFINI, la collettiva di Flair per la Biennale di Firenze 2024

Dal 21 settembre al 21 ottobre, la galleria fiorentina espone le opere di quattro artisti internazionali emergenti

La collettiva CONFINI, organizzata da Flair, si inserisce nella cornice della Biennale di Firenze, uno dei più importanti appuntamenti dedicati all’arte italiana e all’antiquariato che accoglie migliaia di visitatori da tutto il mondo e coinvolge tutta la città con il suo programma culturale. La galleria Flair nasce nel 1998 dall’incontro di Alessandra Tabacchi e Franco Mariotti e sviluppa un criterio rigoroso per abitare uno spazio, con la convinzione che epoche e stili differenti possano dialogare, che certi oggetti sappiano interpretare lo spirito di ogni tempo.

Aude Herlédan Come back to me (2022)

Dal 21 settembre al 21 ottobre, la galleria fiorentina espone le opere di quattro artisti internazionali, accreditati all’estero presso numerose gallerie di arte e design contemporaneo: Aude Herlédan, Cécile Geiger, Luc Peters e Matteo Giampaglia. Quattro artisti con percorsi eclettici e formazioni eterogenee che esplorano lo spostamento e la dissoluzione dei limiti tra linguaggi diversi e creano un dialogo fluido tra forme espressive apparentemente distanti, sfidando i confini fisici della materia.

Cécile Geiger, Miroir 1 (2022)

“Abbiamo scelto il termine ‘confini’ per riflettere l’essenza di questa collettiva. I quattro artisti sono tutti talenti visionari con una straordinaria capacità di trasformare la materia in narrazioni visive uniche, ridefinendo il concetto di spazialità per superare appunto i confini tradizionali dell'arte visiva”, commentano Alessandra Tabacchi e Franco Mariotti, la mente e il cuore di Flair,che dal 1998 espone pezzi iconici del modernariato italo-europeo degli anni ’40-’70, cui si è aggiunta negli anni una piccola collezione di complementi disegnati e prodotti in numero limitato (Flair Edition).

Luc Peters, Untitled (2022)

A ciascun artista viene dedicato uno spazio dove esporre le proprie opere che si mescolano alle altre proposte Flair, in Lungarno Corsini 24r a Firenze, all’interno di palazzo Gianfigliazzi Bonaparte, sede prestigiosa che accoglie le collettive degli artisti che si affidano a Flair, spesso giovani ed emergenti, scoperti dai galleristi prima del riconoscimento da parte del grande pubblico.

Matteo Giampaglia, Compressione Bianca (2024)

GLI ARTISTI

  • Aude Herlédan 1966. Cresciuta tra l’Africa e l’Europa, oggi vive e lavora tra Parigi e la Sologne. Si diploma in arti grafiche nel 1989 all’École Estienne di Parigi e nello stesso anno vince la Parsons School Competition a New York. In Kenya ha fondato con David Blumenkrantz un laboratorio fotografico, ha diretto diversi progetti artistici per le Nazioni Unite, e collaborato con il Ministero della Cultura. Le sue opere sono ispirate da diversi linguaggi – letteratura, danza, cinema, musica, fotografia – che hanno contribuito a costruire un’identità artistica complessa. È presentata da 1831 Art Gallery (a Parigi) e da altre 9 gallerie internazionali, tra cui la galleria Rosenberg&Co di New York. In Italia espone da FLAIR.

  • Cécile Geiger 1976. Dopo il diploma all'Ecole Supérieure Des Arts Décoratifs De Paris (nel 1999) lavora come illustratrice per libri dell’infanzia. La sua attività artistica comincia con la pittura; studi sulla luce, sul movimento; i disegni mostrano un’evoluzione verso maggiore tridimensionalità che anticipa il passaggio dal 2d al 3d. Nel 2014 con gli allievi dell’ITEP realizza una scultura ambientale nel parco del castello di Aisy-Sur-Till e nel 2015 una seconda opera monumentale all’interno di un chiostro, a Semur-En-Auxois. Espone in gallerie di Arte&Design: a Toronto da industrial Storm, a Marbella presso Metamorphose Gallery, ad Amsterdam grazie a Mia Karlova Galerie. In Italia, da FLAIR.

  • Luc Peters 1950. Nasce accanto all’abitazione-studio dell’architetto e designer Pierre Cuypers Jr. Lo influenza anche la passione del padre per l’archeologia. Studia presso Tilburg Academy Of Art e Maastricht Academy Of Fine Arts & Design, in seguito lavora come pittore, designer e scultore fino a trovare una modalità propria, nell’assemblamento di reperti, frammenti e scarti in sculture totemiche. Ha partecipato a diverse fiere internazionali e ha esposto sia presso gallerie antiquarie che gallerie di arte contemporanea in Olanda, Belgio, Germania. In Francia, a Tours e a Parigi. Al Salon Des Beaux Arts Di Parigi 2024 ha ottenuto il bronzo per la scultura. Torna a Firenze, da FLAIR, per Confini.

  • Matteo Giampaglia 1973. Sperimenta ambiti diversi - grafica, fumetto, video, istallazioni, moda - prima di fondere pittura e scultura nella sua arte. Tra il 1997 e il 1999 partecipa a diversi collettivi e durante il 2003 e 2004 è collaboratore di Francesco Ionda. Con Francesca Cannoni, nel 2008, ha aperto un laboratorio artistico e di moda. In un quadro eclettico di interessi, nel 2015 realizza la copertina della compilation internazionale di musica elettronica curata e promossa dalla Tiptop Audio Records Di Los Angeles. I suoi lavori si trovano in numerose collezioni private: Firenze, Roma, Milano, Perugia, San Francisco, New York, Chicago, Tel Aviv, Tokio, Londra. È rappresentato da FLAIR.

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