Buffoni Villani e giocatori a Palazzo Pitti

Dal 19 maggio all'11 settembre a Firenze, un excursus tra i quadri più bizzarri delle collezioni medicee

Dal 19 maggio all’11 settembre 2016, a Palazzo Pitti, un excursus tra alcuni dei più inaspettati soggetti figurativi ricorrenti nelle collezioni medicee.

Circa trenta opere del Seicento e Settecento, prevalentemente provenienti dai depositi della Galleria Palatina, illustreranno soggetti figurativi bizzarri.

Si tratta di scene cosiddette ‘di genere’, che entro l’inquadrata gerarchia della pittura barocca, permettevano di illustrare, spesso anche con intenti morali o didascalici, aspetti comici della vita sociale e di corte, cioè quei temi ritenuti altrimenti bassi e privi di decoro.

Entro questa cornice vengono alla ribalta personaggi marginali e devianti come buffoni, contadini ignoranti o grotteschi, nani e giocatori di giochi tanto leciti che illeciti. La pittura ‘di genere’ diviene insomma lo strumento che permette all’arte di attingere alla realtà del mondo.

Tra le opere, il Nano Morgante del Bronzino, i Servi della corte medicea di Anton Domenico Gabbiani e il Meo Matto di Giusto Suttermans, ma anche sculture in marmo e il bronzetto del Giambologna raffigurante l’Uccellatore

A corredo della mostra è stato predisposto un itinerario nel Giardino di Boboli dove tutti questi personaggi, villani, contadini e nani, giocatori e caramogi si animano, pur pietrificati, e si nascondono nei boschetti e nelle radure come sfuggiti dall’universo pittorico che li ha creati.