Bolgheri segreta
Indirizzi, storie e consigli che non troverete mai sulle guide turistiche, grazie a personaggi speciali... Sibilla e Gaddo della Gherardesca, Albiera Antinori, Axel Heinz
La fortuna di Bolgheri l’hanno fatta quarant’anni di enologia temeraria, il turismo degli enonauti, le cantine aperte, i cult wine a base di Merlot e i Cabernet cari al gusto internazionale, e un territorio di fascino assoluto con borghi antichi in cima ai dolci profili delle colline che guardano il mare, con in mezzo alla tavola blu l’isola d’Elba e la Capraia.
Una leggenda, ormai, quella dei suoi vini, in testa Sassicaia, Ornellaia e Masseto, creata da alcuni agricoltori armati di terra e blasone - della Gherardesca, Antinori e Incisa della Rocchetta - con la voglia d’inventarsi una nuova Francia del vino. E che dire dei cipressi lungo il viale che collega l’Oratorio di San Guido con il borgo di Bolgheri: 2.500, in doppia fila, di qua e di là per cinque chilometri di rettilineo tutto saliscendi, una delle immagini inconfondibili della Toscana.
C’è tanto da vedere e da gustare, qui e nei dintorni. C’è una strada bellissima che taglia il viale dei cipressi, da una parte si va a Bibbona, dall’altra ai piedi del colle di Castagneto il paese elegante e ricco di palazzi, e ancora più su Sassetta e i boschi di querce e di sugheri che degradano verso Monteverdi e Suvereto. C’è la natura, il Padule di Bolgheri e l’Oasi del Wwf, 500 ettari di natura protetta che si visitano da ottobre a maggio. E poi, certo, c’è il mare: Marina di Castagneto e Marina di Donoratico, e più a sud, oltre San Vincenzo, l’incantevole golfo di Baratti con la Buca delle Fate dietro il promontorio, il borgo di Populonia, le necropoli etrusche. E ancora pinete, e splendide spiagge.
Sibilla, Gaddo e Manfredi della Gherardesca, albero genealogico con santi e guerrieri, sono qui da 35 generazioni. Dal loro Castello di Castagneto passano abitualmente personaggi del jet set da Sarah Ferguson a Mick Jagger. “Fu costruito nell’anno Mille dai nostri avi di origini longobarde - spiega Sibilla della Gherardesca - lo abbiamo avuto in eredità dal nonno, ma in pessime condizioni. Una sfida. Da qualche anno lo usiamo per eventi, matrimoni, feste così possiamo coprire parte delle spese del restauro e della manutenzione”.
“Dal punto più alto di Castagneto - continua Sibilla - si vede uno dei panorami più belli della zona: il castello di Segalari, quello di Castiglioncello di Bolgheri, la Torre di Donoratico. Nel corso principale di Castagneto c’è una sartoria, un tempo dei fratelli Morganti che facevano i sarti e suonavano nella banda del paese, ci andavano personaggi famosi come Marcello Mastroianni. Questa piccola bottega è rimasta tale e quale a un tempo, ora l’ha presa in gestione Cristea Florin con la moglie, fa bellissimi abiti da caccia e casentini meravigliosi. E poi c’è la fabbrica di liquori Borsi”.
Gaddo della Gherardesca, per conoscere il territorio consiglia di “salire in auto sulle colline e guardare giù, verso il mare, lungo la Vecchia Bolgherese. Scrutando tra i boschi si vede come le vigne siano state collocate con millimetrica precisione, senza violare un territorio che aveva già una sua storia importante”.
“Per farsi un’idea della storia e dell’identità della zona – aggiunge Gaddo – consiglierei di vedere il Museo Sensoriale e Multimediale del Vino, sempre aperto, con le scenografie del premio Oscar Dante Ferretti”.
“Risalendo da Marina di Castagneto verso Cecina - prosegue Sibilla - c’è ancora molta spiaggia selvaggia, anche grazie alla nostra famiglia che non ha speculato sul mare. Bellissima quella dalla parte degli Antinori e degli Incisa della Rocchetta, dove si possono fare passeggiate meravigliose”. E per cena? “Da poco, ha aperto l’Osteria del Tasso, dagli Antinori, ci sono stata, è bellissimo come ambiente e ha anche un’ottima cucina”.
E’ immerso nei vigneti della Tenuta Guado al Tasso dove incontriamo Albiera Antinori, la donna del vino toscano che ha fatto innamorare Forbes, oggi presidente dell’azienda che porta il nome di famiglia. “Qui raccontiamo questa terra austera e affascinante attraverso i piatti del territorio rivisitati in chiave contemporanea”.
Accanto c’è la Bottega, dove oltre ai vini si possono trovare specialità alimentari, tra cui una piccola produzione di salumi di cinta senese da maiali allevati nella tenuta. Alla bottega si prenotano le visite: guide, anche personalizzate, per conoscere Guado al Tasso. Le chiediamo poi, cosa si può visitare nei dintorni oltre a Bolgheri e Castagneto: “Un po’ più a Sud consiglio una visita guidata alle colline metallifere di Campiglia Marittima, altro caratteristico borgo della zona, e una visita al Parco Archeominerario di San Silvestro”. Per un po’ di shopping tra Bolgheri e Castagneto? “I negozi di 52 Weeks, Villa Toscana ed Enoteca Tognoni a Bolgheri”.
Quest’anno non si può lasciare Bolgheri senza essere passati dalla nuova cantina della Tenuta Masseto, controllata dalla famiglia Frescobaldi. Studiata per ospitare un ciclo produttivo a caduta è scavata nella collina e protetta dalle naturali proprietà isolanti dell’argilla blu.
Com’è lavorare nella nuova cantina? Chiediamo ad Axel Heinz, estate director di Masseto “È una continua emozione ad ogni passo, la materializzazione di un sogno nato otto anni fa e diventato realtà”.
Con cosa abbinerebbe una bottiglia dell’ormai leggendario Masseto 2015? “Con una splendida e spessa bistecca fiorentina cucinata da Omar Barsacchi all’osteria Magona qui a Bolgheri”. Oltre il vino, ecco anche qualche altro highlight da segnare sul taccuino: da Bolgheri ormai nessuno torna a casa senza un flacone di Acqua di Bolgheri, la boutique è dentro il borgo.
Lì vicino, c’è anche un alimentari famoso per i panini imbottiti con salumi e formaggi locali che si chiama La Piccola Dispensa. Chi desidera rilassarsi e abbandonarsi al gusto di una spa di lusso vada a Marina di Castagneto Carducci, dove si fa talassoterapia tutto l’anno al Tombolo Talasso Resort, cinque piscine in grotta dove provare impacchi alle alghe e trattamenti “nuvola”, e per un relax totale, c’è la piscina emozionale, riempita di acqua ad alta concentrazione salina, dove si galleggia leggeri. E se siete in cerca di un beach club come si deve andate alla Tana del Pirata a Donoratico.