Il Biancone, la famosa fontana di Nettuno in piazza della Signoria
Il capolavoro dell'Ammannati tornato all'antico splendore
Commissionata da Cosimo de' Medici per celebrare la supremazia marittima del Granducato di Toscana, la gestazione della Fontana di Nettuno fu difficoltosa fin dal suo esordio. Per la realizzazione Cosimo voleva Cellini, Eleonora di Toledo il suo protetto Baccio Bandinelli. Vinse lei, ma Bandinelli morì prematuramente.
Nuovo concorso da cui uscì finalmente il nome di Bartolomeo Ammannati. Famoso il detto "Ammannato Ammannato che bel marmo hai sciupato" che la dice lunga sulle alterne fortune del Nettuno fiorentino. Posto in piazza della Signoria nel 1565, vicino al punto dove Girolamo Savonarola venne impiccato e bruciato sul rogo nel 1498, la statua raffigura Nettuno, dio romano del mare circondato da satiri, tritoni e nereidi realizzati in materiali diversi, secondo il gusto del committente. Il dio del mare, in particolare, è in prezioso marmo di Carrara, il più bianco di tutti. Per questo per i fiorentini la statua è da sempre 'i Biancone' .
Nettuno si alza da un carro trainato da quattro cavalli, ed è contornato da tre giovani tritoni e da da quattro figure che rappresentano Doride oceania con la figlia nereide Teti e due divinità marine. Il carro e le figure di contorno, completate 10 anni dopo, hanno la firma di apprendisti della bottega dell'Ammannati o di altre botteghe. Oggetto di un recente restauro fortemente voluto dalla Maison Ferragamo, è stato restituito alla città nel suo massimo splendore nella primavera 2019.