Benedetta Di Paolo e l'amore per l'arte
La fondatrice di Exclusivam ci presenta la mostra di Sandro Gorra a Pietrasanta
È un invito alla leggerezza, al sorriso, alla sorpresa quello che Sandro Gorra, artista, creativo e art director milanese, regala a Pietrasanta fino al prossimo 5 giugno con la mostra a cura di Gianluca Marziani Sandro Gorra. L’arte dell’attimo. “Il suo messaggio a vivere senza perdere l’ironia e a guardare il mondo con umanità, mi hanno subito conquistato – ci ha raccontato Benedetta Di Paolo di Exclusivam che ha sostenuto il progetto fin dai suoi esordi - La scelta dei materiali, la tecnologia e lo studio che stanno dietro ogni sua opera, sono un vero inno alla creatività e questa esperienza condivisa con l’artista e con la galleria di Laura Tartarelli è stata davvero un gran bel viaggio”.
L’esposizione è co-organizzata dal Comune di Pietrasanta in collaborazione con la galleria Laura Tartarelli Contemporary Art, con il patrocinio della Regione Toscana e della Provincia di Lucca e grazie al sostegno delle aziende Monini, Attilio Bindi, Henraux, Malagoli e Fonderia Artistica Versiliese.
“Ho sempre avuto un rapporto attivo con l’arte: amo la bellezza che le opere raccontano e circondarmene nella mia vita privata. Questa passione è diventata anche il mio lavoro: ritengo che la tecnologia, l’innovazione, possano essere coniugate con altre forme di creatività. Penso che la condivisione sia una strategia vincente e oggi più che mai va dimostrato il valore dell’arte non solo come settore della nostra economia e parte della nostra identità, ma anche come motore di una rinascita che parte proprio dal bello” aggiunge Benedetta che, forte della sua esperienza nel settore lusso, ha creato una società innovativa di eventi ad alto contenuto culturale in cui il vero business è proprio la bellezza.
Il rapporto consolidato e di reciproca stima di Exclusivam con la galleria Laura Tartarelli Contemporary Art ha dato vita a questa collaborazione per la mostra di Pietrasanta e in autunno è già prevista una nuova mostra con le opere di Sandro Gorra.
Nella cittadina versiliese assistiamo a una invasione gentile e colorata firmata Sandro Gorra: quarantadue opere tra lavori pittorici, illustrazioni e sculture che vanno dalla grandezza monumentale alla media e piccola dimensione conquistano diversi luoghi chiave del centro storico della città, da piazza del Duomo a piazza Carducci, fino alla Chiesa e alle sale del Chiostro di Sant’Agostino, per giungere poi in via del Marzocco alla galleria Laura Tartarelli Contemporary Art. Abbiamo incontrato Sandro Gorra per farci raccontare la sua arte e il suo personale percorso di creatività a 360°.
Ironia e attimo: ci racconta queste due parole per Sandro?
L’ironia è un linguaggio che ti permette di esprimere emozioni raccontate con note di colore intense. Linguaggio che non perde tempo e diventa sorriso, comunicazione, dramma, poesia perfino. L’attimo è la forza dell’istante che racchiude una storia in un momento. Un momento della nostra storia infinita...
Una terza parola: la poesia...
C’è un legame stretto tra parola e immagine: ut pictura poësis, citando Orazio, come nella pittura così nella poesia. Ogni mio lavoro è accompagnato da un testo con connotazioni precise, in cui l’uno aiuta l’altro nella comprensione e nel raggiungimento dell’emozione.
Una grande mostra diffusa: ci racconta quella a lei più vicina o più d’impatto?
Certamente il Grande Max, quattro tonnellate di marmo statuario per raccontare un atto d’amore della grande giraffa verso l’ultimo arrivato.
Giraffe che perdono le macchie. Cosa significano?
Il cambiamento come unica cosa certa della nostra vita. Ma sono legate anche a un importante progetto sulla sostenibilità.
Ci parla del suo rapporto con il DNA del territorio, che lei racconta attraverso materiali, artigianato e nuove lavorazioni?
A Pietrasanta ho trovato il marmo nella sua purezza, i bronzi con le patine secolari, la creatività nelle resine, l’acciaio con la sua forza. E ancora l’incontro con gli artisti e gli artigiani della Versilia, la scoperta di una umanità sorprendente. Il territorio in cui lavori ti invita a raccontare la tua arte in modi differenti.
Nel suo futuro… ancora arte?
Per sempre. No creativity, no happiness.