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Anish Kapoor

text Francesca Lombardi

6 Settembre 2023

Anish Kapoor in mostra a Firenze

A Palazzo Strozzi dal 7 Ottobre 2023 al 4 Febbraio 2024 le opere dell’artista indiano che trascende la materialità

In autunno Palazzo Strozzi celebra Anish Kapoor, gigante dell’arte contemporanea, che ha rivoluzionato l’idea di scultura. La mostra a cura di Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, crea un originale e coinvolgente dialogo con l’architettura e il pubblico di Palazzo Strozzi.

Anish Kapoor

Palazzo Strozzi diviene un luogo concavo e convesso, integro e frantumato allo stesso tempo in cui il visitatore è chiamato a mettere in discussione i propri sensi. Caratteristica distintiva delle opere di Kapoor è il modo in cui trascendono la loro materialità. Pigmento, pietra, acciaio, cera e silicone, per citare solo alcuni dei materiali con cui lavora, vengono manipolati, scolpiti, levigati, saturati e trattati mettendo in discussione il confine tra plasticità e immaterialità. Il colore in Kapoor non è semplicemente materia e tonalità, ma diventa un fenomeno immersivo, dotato di un proprio volume spaziale e illusorio allo stesso tempo.

Non sono opere ma veri e propri universi da esplorare, che uniscono vuoti e pieni, superfici assorbenti e riflettenti, forme geometriche e biomorfe. Kapoor indaga lo spazio e il tempo, il dentro e il fuori, invitandoci a esplorare i limiti e le potenzialità del nostro rapporto con il mondo che ci circonda e a riflettere su dualismi come corpo e mente, natura e artificio. Difficile da definire, Kapoor è un artista che è riduttivo ricondurre dentro canoni estetici o concettuali: che piaccia o meno, scuote l’animo, genera inquietudine, turbamento, invita alla introspezione.

Nato a Mumbai, nel 1954, Anish Kapoor ha vissuto e lavorato a Londra a partire dalla metà degli anni Settanta studiando presso l’Hornsey College of Art e il Chelsea College of Art. Attualmente vive e lavora tra Londra e Venezia. Le sue opere sono esposte nelle più importanti collezioni permanenti e nei musei di tutto il mondo, dal Museum of Modern Art di New York alla Tate di Londra, alla Fondazione Prada di Milano, ai Musei Guggenheim di Venezia, Bilbao e Abu Dhabi. Il suo rapporto con la Toscana risale al 2003, anno della mostra a Galleria Continua con Ascension, una grande installazione che ha poi girato il mondo inclusa la Biennale di Venezia.

Ascension 2003-2015 Galleria Continua, San Gimignano (Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA ; Photo by: Ela Bialkowska)

È dell’anno successivo Aima, istallazione permanente a Castello di Ama. “Nella cappellina del Castello di Ama, al centro del pavimento si apre un cerchio luminoso, una piccola accesa voragine. Fuoco e luce. Sostanza preziosa, tanto indefinita quanto ingannevole…” la descrizione dello stesso Kapoor è quasi una poesia.

Aima, Castello di Ama (Courtesy: GALLERIA CONTINUA ; Photo by: Ela Bialkowska)

Nel 2005, all’interno del Torrione di Sant’Agostino, nell’antica cinta muraria di San Gimignano, l’artista di concepisce la sua installazione per la X edizione di Arte All’Arte: cemento, sassi, ed una location magica, sono gli elementi che Kapoor utilizza per realizzare Underground, una grande forma organica che riempie ma non colma, lo spazio.

Underground, 2005 Torrione di Sant’Agostino (Photo by: Ela Bialkowska OKNO Studio)

Con quest’opera, Kapoor vuole dare l’idea di un’enorme crisalide nella quale ci vediamo da un momento all’altro l’esplosione di una nuova vita, una nascita. Sono infine del 2015 e del 2018 altre due mostre alla Galleria Continua di San Gimignano: la prima una personale dal titolo Discension; nel 2018 con Daniel Buren Daniel Buren & Anish Kapoor. A sei mani.

Descension Galleria Continua, San Gimignano, 2015 (Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA ; Photo by: Ela Bialkowska)With Daniel Buren, A sei mani, Galleria Continua (Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA ; Photo by: Ela Bialkowska, OKNO Studio)

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