Alba Chiara De Vitis, la profumiera fiorentina che viene dal mondo della matematica
Il nostro incontro con il naso del marchio Parfumèide con due atelier a Firenze
In occasione della nuova edizione di Pitti Fragranze, vi proponiamo la nostra ultima intervista a Alba Chiara De Vitis, fiorentina, oggi naso e direttrice creativa del marchio Parfumèide atelier di design olfattivo della start-up fiorentina Alchimia Essenze.
Ma la curiosità nella storia di Alba Chiara è la sua provenienza dal mondo accademico della matematica: prima di questa esperienza entusiasmante nel mondo dell'haute parfumerie, ha conseguito una laurea in matematica e un dottorato di ricerca in analisi dati, machine learning e AI presso l'istituto superiore INRIA in Francia.
Qual è stato il motivo per cui ha lasciato la vita accademica per dedicarsi al mondo dei profumi?
L'amore estremo per la botanica, la fascinazione da matematica per l'invisibile, e l'intersecarsi dei miei studi con il mondo della chimica e l'arte della profumeria. Avendo vissuto a Parigi e Nizza per anni, tutto è diventato poi naturale.
La prima qualità necessaria a un bravo naso?
Prestare attenzione alle sfumature. Sono i dettagli che caratterizzano un odore o un profumo.
Cosa invece deve assolutamente evitare?
Il manierismo e la fretta, bloccano la mente.
Qual è il valore aggiunto di essere un naso a Firenze?
Firenze è una città in cui le idee prendono forma, è piena di realtà artigianali e aziendali di pregio, il know-how è ancora tangibile e ben presente. Ed è di una bellezza tale, e così piena di storia, da liberare l'animo.
I suoi profumi possono definirsi artigianali?
Cerco di fondere la cura per i dettagli artigianali con le più moderne tecniche di analisi olfattiva e formulazione.
Realizza anche profumi su misura?
Si, di solito lavoro per sviluppo prodotto per marchi nel settore, ma sono felice di dar forma a profumi su commissione.
Va anche oltre i profumi e le colonie?
La creazione di profumi entra in tutti i campi, dalla cosmetica alla profumazione dimateriali, come pelle o legno. Abbiamo creato dei meravigliosi pot-pourri da filiera, e studiato tecniche di macerazione specifiche.
Tra tutti i suoi prodotti ne scelga due e me li racconti…
Lacrima. È un profumo che racchiude i miei ricordi di sole e mare mediterraneo. E' il profumo del legno di fico al sole, con note di resine e di sottobosco. Per me è un talismano.
Medusa. Una rosa con note marine, intensa e fresca. La fusione dei sentori floreali con il profumo del mare.
Scegliere di acquistare un profumo, anche per se stessi, non è semplice. Tre consigli su cui riflettere per fare l’acquisto giusto?
Sentirsi. Un profumo si deve percepire e amare, risveglia in noi memorie olfattive antiche. Il Quando. Un profumo è come un abito, è possibile trovare un profumo che ci faccia sentire al sicuro, e che diventa la nostra signature, ma i profumi devono anche essere indossati a seconda delle occasioni. La materia. Per quanto invisibili, i profumi sono costituiti da molecole che interagiscono con i nostri sensi.
Qual è il suo primo ricordo legato ad un profumo?
Il profumo del mare al mattino, le giunchiglie di mia nonna in giardino, e un profumo di mia madre con cui giocavo da bambina, con quella bottiglietta ora così vintage.
Materie prime toscane presenti nei suoi profumi?
Burro d'Iris, olio essenziale di bacche di Ginepro, assoluta di fiori di Ginestra.
Il profumo di Firenze è?
Solenne e oscuro. Incenso e Cuoio, per me.