A Firenze Jenny Saville dialoga con i grandi maestri del Rinascimento
Una delle più grandi pittrici viventi dal 30 settembre al Museo Novecento e nei grandi musei della città
Dal 30 settembre 2021 al 20 febbraio 2022 Jenny Saville sarà protagonista di un progetto espositivo ideato e curato da Sergio Risaliti, Direttore del Museo Novecento, in collaborazione con alcuni dei maggiori musei della città: Museo di Palazzo Vecchio, Museo dell'Opera del Duomo, Museo degli Innocenti e Museo di Casa Buonarroti. La mostra mette in scena una stupendo dialogo tra antico e contemporaneo e presenta l'opera di Jenny Savilleattraverso un approccio retrospettivo, con dipinti e disegni degli anni '90 e lavori realizzati appositamente per la mostra.
Come nessun altro artista contemporaneo Saville mette al centro del suo lavoro la figura umana, sia essa volto o corpo, e ricostruisce un serrato dialogo con la grande tradizione pittorica europea in costante confronto con il modernismo di Willem de Kooning e Cy Twombly e la ritrattistica di Pablo Picasso e Francis Bacon.
La mostra di Firenze delinea la forte correlazione tra Jenny Saville e i maestri del Rinascimento italiano, in particolare con alcuni grandi capolavori di Michelangelo
Nelle sale del Museo Novecento, tra piano terra e primo piano, sarà esposta una serie cospicua di dipinti e disegni, circa un centinaio di opere di medio e grande formato che coprono un ampio arco di tempo, che va dagli inizi degli anni Duemila fino a questi ultimi mesi. Nel loggiato esterno del museo sarà aperta una vetrina affacciata sulla piazza per rendere visibile sia di giorno che di notte un dipinto di grande formato esposto sopra l’altare all’interno della ex chiesa dello Spedale, un ritratto monumentale di Rosetta II (2000-06), una giovane donna non vedente conosciuta dall’artista e ritratta come un cantore cieco o una mistica in estatica concentrazione. Un confronto fortemente voluto e ricercato dal direttore del museo con il Crocifisso ligneo di Giotto sospeso al centro della navata di Santa Maria Novella, ben visibile fin dall’esterno del sagrato quando il portale della basilica domenicana si trova aperto.
Nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio viene esposta l’opera monumentale di maggior risonanza, Fulcrum (1998-99). Il grande dipinto di Saville entra dialetticamente in antitesi con i capolavori riuniti nella sublime cornice del Salone delle Battaglie, così detto per gli affreschi realizzati dal Vasari e dalla sua scuola per celebrare le vittorie dei fiorentini contro gli avversari.
L’appassionato e coinvolgente dialogo di Saville con le opere e le iconografie di Michelangelo raggiunge l’acme al Museo dell’Opera del Duomo di Firenze. Qui, nella sala dove si conserva la Pietà Bandini sarà esposto un disegno di grande formato – circa tre metri di altezza – a cui l’artista londinese ha iniziato a dedicarsi dopo un sopralluogo a Firenze due anni fa: Study for Pietà (2021), dove gli attori dell'opera di Michelangelo si trasformano in personaggi contemporanei con la stessa struggente carica emotiva.
Nelle sale di Casa Buonarroti i disegni di Jenny Saville Study for Pietà I (2021) e Mother and Child Study II (2009) presentano un omaggio consapevole e per nulla anodino ai disegni e ai bozzetti michelangioleschi (1517-1520). Non mancano tuttavia, con dipinti quali Aleppo (2017-18) e Compass (2013), le tematiche care alla poetica di Saville, così tenacemente legate alla contemporaneità.