Federico Albini, nuovo console onorario della Toscana per il Kazakistan
Conosciamo meglio l'imprenditore toscano che ha ricevuto questo importante incarico
Imprenditore attivo anche nel mondo istituzionale, ha ricevuto da poco la nomina a console onorario del Kazakistan per la Toscana. Che cosa rappresenta per lei questo incarico?
Un attestato di stima, riconoscenza e fiducia alla mia persona e al mio lavoro da parte delle autorità kazake e toscane, senza dimenticare il supporto di Confindustria Toscana Nord di cui sono responsabile per il settore logistica e trasporti.
Lei opera in una storica azienda di famiglia. Quali valori aziendali hanno contribuito a renderla figura ideale per questo servizio diplomatico?
Lo spirito di servizio e la voglia di spingermi verso nuove avventure che abbiano ricadute positive sulla collettività.
Le linee guida di ciò che intende realizzare?
La Toscana è sempre più connessa commercialmente con il Kazakistan. I settori già pienamente coinvolti sono legati il tessile, il meccanotessile, e ovviamente la moda. Con questo mandato, che non è un’eredità ma nasce proprio a partire dalla mia nomina, punteremo su questi settori che già legano Toscana e Kazakistan con l’obiettivo di estendere il raggio d’azione anche alla cultura, al turismo, al vivaismo e ai servizi.
La sede del Consolato Onorario del Kazakistan è affacciata sul Lungarno Vespucci. Tre indirizzi interessanti a portata di mano?
L’Harry’s Bar, un indirizzo del gusto che mi è così caro e familiare da avermi dedicato un loro piatto nel menu: il Riso ai gamberoni alla Chicco, provatelo e non ve ne pentirete! Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e la sua stagione d’opera lirica che è un vanto nazionale oltre che un immenso piacere. E in ultimo, non un indirizzo ma un’esperienza: affacciarsi sui lungarni al tramonto quando gli ultimi raggi del sole tingono d’oro le acque dell’Arno, una visione inebriante.