Gli alveari urbani a Firenze
Allyson Volpe e Laura Shadden ci parlano della loro Lady Ripple
Il progetto Bee the Ripple ha portato due apiari a San Miniato. Come è nato?
Nel giugno del 2020 abbiamo avviato l’associazione per promuovere gli alveari urbani e aumentare la consapevolezza della difficile situazione delle api. Con Cecilia Del Re abbiamo scelto San Miniato, l’artigiano Silvio Ceccarelli ha realizzato una facciata architettonica in legno dell’alveare e l’artista Sofia Volpe ha dipinto un disegno interpretativo di San Miniato. Oggi è l’alveare più bello di Firenze, è necessario educare il pubblico sull’importanza delle api per la nostra vita.
Quando ha origine il marchio Lady Ripple?
Nel 2019 per risvegliare l’idea di sostenibilità e vivere più in equilibrio con la natura. Abbiamo voluto sostenere gli artigiani toscani e collaborare con loro per creare i nostri prodotti, incoraggiare la comunità locale alla vita consapevole, e lavorare con gli apicoltori per restituire la natura a tutto tondo.
Quali sono i vostri valori?
L’ape è l’emblema distintivo di Lady Ripple, presente anche nel nostro design di gioielli. Nota per la sua inclinazione a servire il bene dell’alveare, l’ape vuole creare qualcosa di significativo per il bene di tutti. Questa è anche la nostra idea. Siamo tutti connessi, tra di noi e con la natura. Ci ha sempre mosso la passione, ma anche la creatività e l’autenticità che troviamo in Toscana.
Il vostro legame con Firenze?
Dopo una vita trascorsa in grandi città, desideravamo vivere una vita più sana e naturale in uno dei posti più belli del mondo. Nel 2014 ci siamo trasferite entrambe a Firenze che è diventata la nostra città adottiva preferita. La bellezza che ci circonda quotidianamente e la qualità della vita qui sono eccezionali.
Tre giardini che consigliereste di vedere a un turista.
Senza dubbio il giardino Boboli, poi quello delle Rose e Bardini.