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Paesaggio di BOlgheri

Text Teresa Favi

September 3, 2021

Le più belle cantine di Bolgheri da visitare

Per un winetour indimenticabile: gli indirizzi, i vini di punta, le curiosità e le storie dei più noti produttori bolgheresi di vino

Ai piedi di Bolgheri e Castagneto Carducci c’è una gran tesoro: 50 cantine che custodiscono rossi pluripremiati. Sono sparse in un territorio da sogno, fatto di colline perfette che degradano sul mare. L’attitudine di chi fa il vino a Bolgheri è dettata da leggi non scritte: dev’essere quella del vigneron cioè un piccolo produttore di nicchia che bada alla qualità assoluta incurante della quantità. Si entra a farne parte come quasi in un club: il territorio è sacro come le sue tradizioni che risalgono al Mille come sacra è l’ospitalità, contenuta, di nicchia, esclusiva

Ca' Marcanda

Un tour tra le più belle aziende della zona vi catapulterà nello Stile Bolgheri che tutto il mondo ci invidia: un mix di nobiltà di campagna, senso per gli affari, lifestyle impareggiabile e straripante passione. Preparatevi… perché l’emozione sarà fortissima.

Tenuta Argentiera

Tenuta San Guido
Si trova proprio all’inizio del viale alberato e prende il nome dall’Oratorio di San Guido che dà il via al duplice filare di cipressi. I filari delle vigne sono invece in gran parte nascosti nella macchia perché la tenuta si estende per 13 chilometri dal mare fin dietro le colline. E’ qui che dall’intuizione di Mario Incisa della Rocchetta nel ‘68 è nato il mito del Cabernet Sauvignon  e del Sassicaia e con esso la moderna storia di Bolgheri legata al vino. Dei 2.500 ettari totali i 75 più vocati sono dedicati al Sassicaia e hanno ricevuto una Doc tutta loro: la Doc Bolgheri Sassicaia. Questa tenuta storica vanta anche un altro primato nel mondo dei cavalli da corsa. Dai tempi di Mario si allevano i purosangue Dormiello Olgiata, la scuderia di Ribò per intenderci (nato e allevato lì), e ancora oggi i cavalli sfrecciano sull'anello di tufo in mezzo ai vigneti. La cantina non organizza visite guidate e non commercializza direttamente i propri prodotti che però si possono degustare all’Osteria Enoteca della tenuta. San Guido resta comunque meta di pellegrinaggio per gli enoturisti appassionati che non perdono l'occasione di calpestare l'ingresso di quest’angolo di mito.

Tenuta San Guido Vigneti di Sassicaia

 

Tenuta Guado al Tasso
Anche i cugini Antinori (negli stessi anni in cui Mario Incisa della Rocchetta sposava Clarice della Gherardesca, Niccolò Antinori sposava Carlotta della Gherardesca, dalla cui unione è nato Piero) non si sono lasciati sfuggire l’opportunità di vinificare in questo territorio ed è così che Guado al Tasso, con una storia che parte fin dalla metà del 1600, è diventa una tenuta di riferimento. E’ la più grande del bolgherese: 1.000 ettari di cui 312 coltivati a vino. Le visite con degustazione sono su appuntamento tramite il sito e bisogna prenotarle almeno un mese prima ma ne vale la pena: durano più di due ore e sono un viaggio a tutto tondo nel mondo dei vini più pregiati. Cosa si assaggia? Il Vermentino, il rosè Scalabrone, il Bruciato Bolgheri Rosso e Guado al Tasso Bolgheri Rosso Superiore sono le loro punte di diamante. Prima di andare vi consigliamo una sosta alla Bottega per acquistare oltre al vino e all’olio anche la finocchiona e il salame di Cinta senese prodotti in azienda. Non prima, però, di essersi concessi un pranzo all’Osteria del Tasso. Per info su visite guidate personalizzate clicca qui.

Tenuta Guado al Tasso

Ornellaia
La storia di Ornellaia comincia nel 1981
con il marchese Lodovico Antinori. Passa poi nelle mani del californiano Robert Mondavi, infine ai Frescobaldi che dal 2005 ne sono gli unici proprietari. Dietro il cancello sulla via Bolgherese si apre un mondo incantato. Sono i grandi rossi come il Merlot di Masseto e il Bolgheri Superiore di Ornellaia che hanno reso famosa l’azienda. Si può visitare Ornellaia solo su appuntamento con lo staff dedicato che vi guiderà tra le vigne storiche, la cantina (accolti da opere d’arte contemporanea parte del progetto Vendemmia d’Artista), la barricaia, fino alla degustazione guidata conclusiva dell’annata in corso dei vini: Le Volte dell’Ornellaia, Le Serre Nuove dell’Ornellaia, Variazioni in Rosso dell’Ornellaia & Ornellaia. Vista e olfatto ripagati in tutto. Un mondo a sé stante con vista sulle vigne paradisiache. Volete fare un po’ di shopping? C’è un piccolo spaccio alla Limonaia. Per info clicca qui.

Ornellaia

Tenuta Argentiera
E’ la più vicina al litorale tirrenico e contemporaneamente quella che raggiunge la massima altitudine di tutto il territorio, 200 metri sul livello del mare  che regalano la migliore vista sul Bolgherese: dalla cima della collina che fu una miniera d’argento per gli Etruschi il panorama abbraccia il golfo che da Castiglioncello va fino a di Baratti e che nelle giornate più limpide  anche l’isola d’Elba e la Corsica. Ma il vero tesoro della tenuta, il cui vino di punta è l’Argentiera Bolgheri Superiore, sta nell’imponente cantina-fortino dove vengono custodite 1.200 barrique di rovere francese. Per fare una visita guidata occorre prenotare, mentre in ogni momento è possibile degustare i vini dell’azienda o acquistarli allo spaccio dal lunedì al sabato dalle 10 alle 19, la domenica dalle 10 alle 14. Per info clicca qui.

Tenuta Argentiera

Castello di Bolgheri 
E’ l’unica cantina a essere proprio all’interno delle mura del castello del paese ed è la più antica: il nucleo originale è del 1200. Fin da allora è stata proprietà dei conti della Gheradesca poi per eredità il Castello di Bolgheri con i terreni circostanti si sono trasferiti per successione alla attuale famiglia dei conti Zileri Dal Verme. Tutta l’azienda agricola si estende intorno al Castello per una superficie 130 ettari di cui 60 interessati a vigneto il resto è coltivato con 6.000 piante di olivo seminativo e bosco. La visita è molto piacevole: si degustano il Varvara e il Castello di Bolgheri, e inoltre qui offrono l’unica possibilità per dormire proprio sul famoso viale dei cipressi decantato dal Carducci.

Castello di Bolgheri

Ca’ Marcanda
Un’altra famiglia piemontese dal 1996 è approdata a Bolgheri: Gaja dopo lunghe trattative ha scelto Ca’ Marcanda e qui ha fatto costruire da Giovanni Bo una cantina interrata in armonia non solo con la natura ma anche con la tecnologia e da cui escono grandi vini: non potrebbe essere altrimenti. Per contatti clicca qui.

Ca' Marcanda

Michele Satta
Venuto dal nord Italia il varesino Michele Satta si innamora fin dal 1984 di questi luoghi e del loro potenziale. Supportato dalla moglie Lucia e dai 6 figli oggi Michele Satta dedica sempre nuovi progetti a questo territorio. Oltre ai tagli “bolgheresi” durante la visita provate Il Cavaliere Toscana Igt espressione del Sangiovese della costa. Per info clicca qui.

Michele Satta

Donna Olimpia 
Il padrone di casa qui è Guido Folonari, un innamorato di questa terra. La sua cantina è un’oasi di pace e la vista è spettacolare: siamo nell’ombelico di Bolgheri, dove l’occhio spazia su 1250 ettari di vigneti (da Casale Marittimo a Castagneto) che si ammirano da una duna artificiale di sette metri fatta costruire appositamente. Donna Olimipia offre oltre alle degustazioni guidate, anche un'ospitalità di chame mettendo a disposizione tre eleganti appartamenti, risotrante, enoteca e la possibilità di organizzare ricevimenti. Per info clicca qui.

Donna Olimpia

 Grattamacco
L’azienda nasce nel 1977 nasce e dal 2002 è entrata a far parte del gruppo ColleMassari. 14 sono gli ettari impiantati a vigneto il regime è biologico certificato e il Grattamacco Bolgheri Rosso Superiore Doc è prodotto da una vigna posta a 100 metri s.l.m. in una delle zone più vocate del Bolgherese. È possibile visitare l’azienda e degustare i vini prenotando la visita direttamente dal sito della cantina. Per info clicca qui.

Grattamacco

Donne Fittipaldi 
Una storia tutta al femminile. Cinque donne: Maria Fittipaldi Menarini che insieme alle sue 4 figlie più di 15 anni fa decide di avventurarsi nel mondo del vino con un’incantevole azienda di 9 ettari affacciata sulla via Bolgherese che oggi produce cinque etichette, tra cui spiccano il Primo Bolgheri Superiore, e l’ultimo nato Lady F, prodotto con sole uve Orpicchio. Donne Fittipaldi ha scelto fin dall’inizio di legare l’arte al vino, una filosofia che si riflette in ognuna della sue etichette firmate dall’artista Giorgio Restelli in arte Giores. 

 

Donne Fittipaldi

Guado al Melo
Anche grandi studiosi ed enologi puntano su Bolgheri tra questi Attilio Scienza professore di viticoltura all’Università di Milano in società con il figlio Michele ha dato vita nel 1998 a Guado al Melo. La cantina si trova sotto una bassa collina ricoperta di ulivi consentendo le condizioni più adatte per la vinificazione e l’affinamento di vini come Atis Bolgheri Superiore. È un luogo accogliente e adatto per visite anche con bambini all’interno si trova una mostra sulla storia della viticoltura, mentre una stanza è dedicata alla vasta biblioteca di Attilio Scienza. In alcuni periodi dell'anno e solo in certi orari Guado al Melo è aperta al pubblico che può liberamente accedere alla cantina e al museo, oltre che alla vendita diretta. Per info clicca qui. Per i tour con degustazione guidati clicca qui.

Guado al Melo

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