Hzero, il museo del treno di Firenze
Nel cuore della città il museo dedicato al plastico ferroviario di Giuseppe di San Giuliano
Un nuovo e straordinario progetto museale dedicato all’immaginario del treno apre a Firenze domenica 29 maggio 2022. Concepito come un dispositivo narrativo immersivo che prende vita negli spazi dell’ex-cinema Ariston, a due passi da Santa Maria Novella, Hzero si sviluppa attorno a un’opera unica nel suo genere - un imponente plastico ferroviario di 280 mq, tra i più grandi in Europa.
Il progetto nasce da un’idea di Giuseppe Paternò Castello di San Giuliano, che vi si è dedicato con passione e dedizione a partire dagli anni Settanta e trova oggi una forma museale per la condivisione con il pubblico grazie all’impegno dei figli Diego, Giulia e Maria. QUI trovate la nostra intervista realizzata al Marchese qualche anno fa.
Hzero deve il proprio nome alla scala 1/87, tipica del modellismo ferroviario, sorta di sezione aurea che stabilisce la dimensione ottimale per garantire dettaglio e visione di insieme. La costruzione del plastico viene avviata nel 1972, nella casa fiorentina della famiglia di San Giuliano, a partire da un treno della Märklin. Ben presto le crescenti aspirazioni del suo creatore danno vita a un progetto sempre più ampio, che porta nel 1985 allo spostamento dell’opera nel fienile della casa colonica di famiglia in Val d’Arno; dal 2000, l’opera viene quindi rilocata in un hangar di 400 mq a Scandicci, alle porte di Firenze. In questi anni il plastico conta sul coinvolgimento di nuove energie, individuate nel contributo di amici e conoscenti, tra cui Carlo Brandolini d’Adda e il modellista Marco Baldi, che vi imprimono uno sviluppo decisivo.
Curatore del nuovo museo è Alberto Salvadori, che - in collaborazione con lo studio milanese Karmachina e con i musicisti di Tempo Reale - ha ideato un ambiente immersivo e sensoriale che interagisce perfettamente con il plastico.
Ubicazione e architettura concorrono alla realizzazione di un progetto che vede il treno come protagonista, simbolo di modernità e fulcro di infinite narrazioni artistiche e cinematografiche, dall’Impressionismo ai Fratelli Lumière fino al Futurismo e oltre. Mantenendo inoltre il profondo legame che il mondo del modellismo possiede con il gioco, l’invenzione e il saper fare, Hzero si sviluppa come uno spazio aperto a tutti i tipi di pubblico, in cui si svolgeranno anche attività educative ed esperienze ludiche e formative.
Hzero ha avviato ancora prima dell’apertura un prezioso dialogo e una fattiva alleanza con Fondazione FS attraverso il suo direttore generale Luigi Cantamessa. L’identità visiva e la comunicazione di Hzero è realizzata dallo Studio Neri Torrigiani.