Al Teatro del Maggio arriva l'«Alceste» di Christoph Willibald Gluck diretta da Sardelli
Il 21, 25, 28 e 30 marzo, all'Opera di Firenze
Arriva finalmente al Teatro del Maggio l’«Alceste» di Christoph Willibald Gluck. Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino uno dei più autorevoli studiosi ed esecutori di musica del Settecento, Federico Maria Sardelli. La compagnia di canto è formata da Nino Surguladze, Leonardo Cortellazzi, Roberta Mameli, Manuel Amati, Gianluca Margheri, Adriano Gramigni.
«Alceste», che andò in scena per la prima volta al Burgtheater di Vienna il 26 dicembre 1767, porta avanti, dopo «Orfeo ed Euridice», il progetto di riforma dell’opera vagheggiato da Gluck e dal suo librettista Ranieri De Calzabigi: niente arie col da capo, poche ripetizioni testuali, recitativi accompagnati, nessun ruolo per castrato e suddivisione dei ruoli principalmente fra soprani e tenori (tutti punti ben illustrati, con altri, nell’introduzione aggiunta da Gluck all’edizione del 1769).
L’allestimento, firmato da Pier Luigi Pizzi, è quello proposto nel tricentenario della nascita del compositore (Erasbach, Baviera, 1714 – Vienna 1787). Già autore di tre famosi allestimenti dell’opera, nel 1966 a Firenze (versione italiana, con la regia di Giorgio De Lullo), nel 1984 a Ginevra (versione francese) e nel 1987 alla Scala (versione italiana), Pier Luigi Pizzi torna una quarta volta sulla versione originale in italiano del 1767, per un allestimento coprodotto dalla Fondazione Teatro La Fenice e la Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, di cui firma come d’abitudine regia, scene e costumi.